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NEW YORK, UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEI PARCHI... GIOCHI!

Ad una settimana dal mio rientro dagli Usa è arrivato il momento di scrivere un po’ di considerazioni sul nostro viaggio a New York, ovvero la caccia al parco giochi!

La mattina, infatti, quando programmavo la giornata, Lavinia mi guardava come a ricordarmi il nostro patto tacito: un quartiere tu, un parco io, un ponte tu, un parco io. E fare questo a New York vi assicuro che è davvero semplice!

Ci sono spazi per bambini ovunque, con bagni pubblici, sabbiere grandissime, fontanelle e spruzzi d’acqua per rinfrescarsi nelle giornate più calde.

I giochi, poi, ritengo che siano ben pensati per stimolare lo sviluppo motorio e il coordinamento, permettendo ai bambini di arrampicarsi ovunque come delle piccole scimmiette, mentre le mamme trovano un po’ di conforto e rassicurazione nei pavimenti morbidissimi sottostanti.

 

Aria condizionata. O a New York non si paga l’energia elettrica o non mi spiego perché devono esserci sempre quei 20 gradi di escursione termica tra l’esterno e l’interno dei locali e dei mezzi di trasporto. Quindi è fondamentale portare sempre con sé una felpa, meglio se con cappuccio.    

 

Cara. La vita è cara, carissima. Noi cenavamo quasi sempre in appartamento, ma vi assicuro che non si risparmia poi di molto. I musei sono tutti a pagamento e spesso pagano anche i bambini, inoltre per non farsi mancare nulla ci sono anche le mance obbligatorie. Poi ci sono le eccezioni, ad esempio si trovano barattoloni da centinaia di vitamine a 5 dollari e scatole di batterie ad un prezzo che qui in Italia non lo vediamo neppure da Ikea. Cari anche i pannolini, omogenizzati invece accessibili (ah, non esiste il pesce, solo carne).

 

Gli americani sono gentilissimi. Per strada ti salutano, ti aiutano a sollevare i passeggini e ti tengono la porta aperta per entrare. E questo accade sempre, ma sempre sempre eh! E se ti soffermi per più di 30 secondi ad osservare la cartina ti chiedono se ti sei perso e hai bisogno di una mano. Una cordialità davvero inaspettata!

 

Scoiattoli. I primi giorni guardavo questi animaletti passare tra gli uomini (che tanto “etti” in realtà non sono) con dolcezza e stupore. Poi un giorno, mentre stavamo mangiando tranquillamente seduti su una panchina, c’è stato l’assalto. Sono talmente abituati all’essere umano che non ne hanno minimante paura. A nulla è servito Davide, due metri di uomo, che cercava di allontanarli con degli “Shoooo” aggressivi accompagnati da un cattivissimo affronto con il piede. Siamo letteralmente scappati dopo che è perfino salito sul passeggino per avvicinarsi al cibo.

Scoiattoli 1 – famiglia Gabrielli 0.

 

Aerosol. In America non esite! Quindi, ripeto, attenzione al punto 2 per i vostri bambini! A voi le considerazioni… esauriti noi o drogati di farmaci loro?  😃

 

Fasciatoio nel bagno uomini. Ebbene sì, la parità dei sessi è arrivata anche nei bagni. I papà possono tranquillamente cambiare la loro prole nella maggior parte dei luoghi pubblici.

 

Cucina. Ci ho provato a vivere da vera americana anche dal punto di vista culinario. Ma siamo abituati troppo bene, dopo una settimana di carne, carne, carne, salse, fritto, salse, grasso, carne, cipolla, cipolla, cipolla, ci siamo rifugiati in un ristorante italiano per una semplice insalata e un piatto di pasta per Lavinia. P.s. anche per quanto riguarda la pizza non è così scontato trovare un posto dove la fanno buona.

 

Lavanderie self-service, negozi di alimentari e saloni di manicure e pedicure. A Manhattan è meno accentuato, ma negli altri quartieri è impressionante la quantità di queste strutture! È un continuo susseguirsi, mentre è difficilissimo trovare le nostre tanto amate gelaterie.

 

Semafori. A New York i pedoni passano anche con il rosso. Io, da brava trentina, i primi giorni me ne stavo in attesa del verde, ma gli americani non lo fanno. Guai però a passare se arriva una macchina, non frenano!

 

Metro. Complessivamente semplice da utilizzare e tranquilla anche di sera.

 

Taxi. Ti permettono di tenere i bambini in braccio senza l’uso dei seggiolini.

 

Mare. In spiaggia non è permesso utilizzare braccioli e salvagenti, a quanto pare c’è il divieto per via delle forti correnti. Quindi i bambini possono entrare in acqua solo senza questi accessori, vietati anche materassini.

 

Concludo con Washington DC. Bellissima. Potrei quasi azzardare e dire che mi è piaciuta di più di New York. E’ molto diversa, non ci sono grattacieli e non ho trovato quella frenesia di Manhattan. Se si vuole vedere solo la parte intorno alla Casa Bianca (super affascinante, sarei rimasta ore ad osservarla! House of Card mi ha rovinata!) che va dal Lincoln Memorial al Capitol, una giornata basta, ma personalmente vi consiglio qualche giorno in più, anche perché i musei sono tutti gratis!



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